mercoledì 12 marzo 2014

Ti serve lo psicologo?

"E' più facile spezzare un atomo 
che un pregiudizio".
(Albert Einstein)







Naturalmente visto che non ti conosco non posso saperlo... Posso però dirti che se ti senti ingabbiato in un problema che ti angoscia o ti rende la vita difficile è meglio se leggi questo articolo che potrà chiarirti le idee sul da farsi. 
Puoi vivere serenamente la tua vita, non sei costretto a rimanere ostaggio dei pensieri o delle azioni che non vorresti.
Sento spesso dire, in particolare dai miei colleghi: “dovremmo rendere la psicologia più accessibile a tutti, far capire alle persone che non è una vergogna andare dallo psicologo, le persone devono cambiare mentalità rispetto alla psicologia”. O analogamente: “Nelle nostre piccole realtà provinciali se ti vedono andare dallo psicologo tutti penseranno che sei matto”. Rispetto a queste frasi fatte mi sono posto una domanda. Se tutto ciò è vero, cosa può aver determinato l’insorgere di questo modo di pensare? Perché la visione del guaritore di matti è ancora così fortemente radicata, ma soprattutto ci sono modi per cambiare le cose?

lunedì 10 marzo 2014

Come si costruisce la soluzione ad un problema psicologico?

"E' molto importante tutto ciò che sai,
ma è ancora più importante come lo usi".



Molti mi chiedono perché nei miei articoli fornisco spiegazioni molto esaurienti dei vari disturbi psicologici, ma raramente fornisco soluzioni concrete da mettere in pratica. 

In realtà ci sono diverse ragioni:

La maggior parte delle psicopatologie possiede caratteristiche uniche.
Ognuno costruisce a modo suo il proprio problema, e a modo suo lo mantiene. Certo, la maggior parte delle patologie possiede una struttura di base analoga rispetto alla natura del problema e questo permette di dare un nome, un etichetta, ad un certo disturbo. Per fare un esempio se una persona si sente costretta da pressioni interne a compiere determinati gesti ripetitivi, smorfie, gesti con le mani, toccare un certo di numero di volte un oggetto, molto probabilmente ci troviamo di fronte ad un soggetto, ossessivo-compulsivo.
Sembra semplice, allora dove sta l’inghippo?